La 60° edizione del Premio Regionale Sardo si prospetta particolarmente impegnativa ed interessante. Già nel corso delle rassegne dell’Agris riservate alla produzione selezionata del cavallo da sella nato e allevato in Sardegna si sono potute apprezzare le migliori produzioni regionali ed un numero notevolmente incrementato d’iscrizioni rispetto agli anni passati, a testimoniare un trend di crescita e ripresa dell’interesse allevatoriale, dovuto anche agli interventi di sostegno al comparto che la Regione sarda, attraverso l’Agris ha deciso di attuare ormai da diversi anni. La manifestazione impegna come
Comitato Organizzatore i Servizi ippici dell’Agris con la ormai consolidata collaborazione del Comitato regionale FISE e dell’ANACAAD che, in questa occasione, ho il piacere di ringraziare per il significativo contributo, l’entusiasmo e i notevoli sforzi a supporto dell’allevamento equino della nostra regione.
Il Premio regionale sardo è da sempre la più importante manifestazione allevatoriale riservata ai puledri delle varie categorie di età che si svolge in Italia, sia per numero di partecipanti che per la necessaria macchina organizzativa di Tanca Regia che per la sua centralità geografica e la qualità degli impianti, rappresenta la sede ideale per il suo svolgimento.
Chi partecipa ad un evento del genere dev’essere consapevole del suo reale significato. Esso, infatti, rappresenta un’occasione di confronto e di verifica del proprio impegno allevatoriale in relazione alla produzione regionale.
Non può e non deve essere intesa come una competizione. Solo con questo spirito si può comprendere che la contingenza dei giudizi delle Commissioni tecniche non può indurre a credere che le classifiche corrispondano a certificazioni o lapidarie certezze sulla qualità sportiva dei futuri atleti che si confronteranno in un contesto nuovo e ricco di variabili ambientali e biologiche.
A tutti gli allevatori della Sardegna che parteciperanno all’evento l’augurio dei migliori successi per i propri puledri
Il Commissario straordinario dell’AGRIS
Dott. Francesco Baule