Il cavallo Anglo-Arabo

L’allevamento del cavallo Anglo-Arabo in Italia è particolarmente sviluppato in Sardegna, dove nascono l’85/90% dei cavalli Anglo-Arabi italiani e dove questa razza è stata creata e migliorata, sviluppandosi nel corso di oltre cento anni di selezione.

Cenni storici

Nel 1874 venne istituito in Ozieri il Regio Deposito Stalloni per garantire il servizio della riproduzione equina per i reparti di cavalleria dell’Esercito. Per ottenere un soggetto adatto a questo servizio si incrociava la fattrice indigena con stalloni orientali come lo straordinario Osmanié e dal 1883, con stalloni Anglo-Arabi francesi.

Nel 1915, il capitano Grattarola, direttore del Deposito Stalloni, allo scopo di produrre un cavallo standard adatto alla cavalleria, mise al bando il riproduttore Purosangue inglese e imponendo Purosangue orientale da accoppiare con le 600 migliori fattrici allora selezionate in Sardegna. Fra questi stalloni si distinsero come “capirazza”: Abbajan, Sciarragh, Talata u Kamsin ed Etnen u Kamsin.

Nel 1921, si inaugurò il primo ippodromo ufficiale di Chilivani, in agro di Ozieri, che ebbe un successo immediato e attirò folle di spettatori, alla ricerca della velocità nelle corse al galoppo. Gli allevatori reclamarono la riammissione dello stallone Purosangue inglese che avvenne nel 1937, con Rigogolo, figlio di Havresac II.

Nel 1967 il consiglio di amministrazione adottò la denominazione di origine del cavallo “Anglo-Arabo sardo” e nel 1969 con legge regionale n°27 del 29 maggio venne adottato lo statuto dell’Istituto incremento ippico, che prese i compiti dell’antico Deposito stalloni del regno.

A partire dagli anni ’60, il cavallo Anglo-Arabo sardo ha conquistato una invidiabile leadership, che ha raggiunto il massimo livello con Rohan Lechereo, medaglia d’oro a squadre e argento individuale nel completo di equitazione alle Olimpiadi di Mosca.

Negli anni ’70 e ’80 due stalloni Anglo-Arabi francesi come Fox Trott (da Florealys e Fera) e Clavelito (da Fontenoi e Jolie Claire) hanno migliorato la produzione portando il cavallo sardo ai vertici di tutte le competizioni sportive d’Italia.

Recentemente si è affermato Piradin (da Faritchou e Hamada) possente stallone Anglo-Arabo francese che ha prodotto numerosi campioni come Quirky Mare, Quadrio e Trés Jolì. E poi Zinsalabin, vincitore del campionato italiano dei sei anni nel 2001 e selezionato per i Campionati del Mondo di Lanaken, Aspid, vincitore del master del cavallo italiano dei 5 anni a Verona. Altri eccellenti prodotti sono stati S’Archittu, un figlio di Fox Trott, oggi stallone, campione dei cinque e sei anni e ottavo a Lanaken e Ulabai, campione italiano dei cinque anni e quarta ai Campionati del Mondo di Lanaken.

Soprattutto nel completo di equitazione si distinguono i cavalli Anglo-Arabi sardi. Seneca, campione italiano di completo nel 1997, Bella Linda e Villeneuve, campioni italiani di completo del cavallo italiano di 4 anni nel 2000 e 2001. Il cavallo Anglo-Arabo sardo si esprime anche nelle corse al galoppo e in siepi.

Grazie alla passione degli allevatori sardi si produce un soggetto selezionato che primeggia negli ippodromi sardi e in quelli nazionali.

Da oltre 20 anni si confronta con successo anche a livello internazionale e può vantare la vittoria di Ostenda nel Grand Prix des Pouliches a Tarbes nel 1990 e quella di Vituliana e Vidoc nel 1997 nello stesso Grand Prix e nel Prix du Ministère.

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