Anacaad, ennesima lettera al Presidente Renzi

http://www.cavallo2000.it/detail/anacaad_ennesima_lettera_al_presidente_renzi-id_16576.htm

“Illustrissimo Presidente Renzi, un’altra lettera aperta con la speranza che possa essere l’ultima, non solo per questo altro anno difficile, ma nel senso di un cambiamento per cui non saranno più necessarie queste forme di interpellanza alle istituzioni.
Noi, e tanti altri più importanti di noi, le abbiamo chiesto attenzione ma, nonostante la sua simpatica loquacità, non ci risultano suoi interventi sostanziali su questo settore, a nostro avviso importante per il lavoro e per l’economia italiana. Ci piacerebbe, e soprattutto sarebbe importante capire, dalla sua autorevolissima voce, preferibilmente per iscritto, la posizione complessiva del “nostro” Governo sul comparto ippico – equestre e sulle prospettive dello stesso.
Per facilitarle il compito le poniamo alcuni quesiti:
1) Volete continuare a tergiversare o essere finalmente trasparenti sullo stato dell’arte e sulla vostra idea di futuro dell’ippica?
2) Avete veramente a cuore il presente e il futuro di quello migliaia di persone che grazie al cavallo vivo, traendo energia e sostentamento dalle attività che a causa di questo splendido animale sono possibili? Attività produttive, culturali, sociali, sportive, ludiche, turistiche, legate al benessere animale e quindi alla salute etc…
3) Nella così detta legge di stabilità si è tenuto conto che per il settore ippico un ulteriore taglio di investimenti, anche minimo, sarebbe deleterio?
4) Considerato quanto leggiamo sulla stampa e quanto dichiarato in diverse occasioni da esponenti del Mipaaf, vi è la reale volontà del Governo, attraverso un corretto confronto con il parlamento, di restituire subito al settore dell’ippicoltura una governance che abbia la possibilità di ricreare quelle condizioni essenziali per una duratura e seria programmazione?

Se individualmente ognuno di noi può cercare di vivere alla giornata, non se lo può permettere una Società degna di questo nome e neanche un sistema come quello ippico-equestre nel quale bisogna programmare nascite di esseri viventi.
Abbiamo letto un comunicato del Mipaaf sulla firma del “ Decreto sulla classificazione degli ippodromi” non trovando però la sua pubblicazione nemmeno sul sito del Ministero. Seriamo davvero che dia la possibilità di restituire anche agli ippodromi sardi una valutazione più consona alla loro importanza. Confermiamo che a partire dal 2010 la Sardegna è, la regione italiana più penalizzata dai tagli statali al settore e quindi quella che sta soffrendo maggiormente per le scelte inique.
Signor Presidente, non sarebbe il caso di porre finalmente rimedio a questa ingiustizia?
Una governance adeguata è anche necessaria perché non si ripetano gli errori del passato e per evitare che qualche consorteria possa prevalere sugli interessi generali.
Mario Cossu
Presidente ANACAAD


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