59° PREMIO REGIONALE SARDO

Si conclude con successo il 59° premio regionale sardo, rivolto ai migliori soggetti della produzione isolana, organizzato dall’agenzia AGRIS Sardegna (Servizio ricerca per la qualità e valorizzazione delle produzioni equine), insieme alla FISE e in collaborazione con ANACAAD (Associazione Nazionale Allevatori Cavallo Anglo Arabo e Derivati) e sotto l’egida del Mipaaf.

Numeri incoraggianti anche quelli di quest’anno, nonostante il perdurare delle restrizioni a causa del covid, ben 287 cavalli iscritti.

Con 237,6 punti il campione sardo quest’anno è CLOES, femmina baio (2018) da CLARIMO (DEU) e NORA DE BOIS (ITA) da ORAME (NLD), presentata da Pietro Arba e allevata da Raffaele Mulas di Capoterra, risultata prima nella classifica finale che ha tenuto conto di prova morfo-attitudinale (terzo posto), di obbedienza e andature (quinto posto) e del salto in libertà (secondo posto). Nella classifica finale seguono COUPE DE RAIN (da Coupe de Coeur) presentata da Antonio Niedda e allevata da Enrico Olla di proprietà di Giangavino Serra e terza classificata HANNIBAL LECTER (da Ksar Sitte) presentata da Riccardo Dettori, allevata da Antonio Piras e di proprietà di Enrica Dettori.

Il salto in libertà è stato vinto per i sella italiano da Campidanu (da Oberon du Moulin), allevato da Efisio Lepori di Santa Giusta e presentato da Agostino Mascia. Fra gli anglo arabi di tre anni, successo per Coro Eranu AA (da Laliquie), allevato da Luigu Ladu di Benetutti e presentato da Andrea Pes.

Per quanto riguarda i due anni, da segnalare il primo posto nella prova di attitudine al salto di Deboi (da Lohengrin di Villa Emilia), allevata e presentata da Leonardo Galleri di Villanova Monteleone. Il migliore degli anglo arabi è stato invece Doria AA (da Ksar Sitte) di Francesco Murgia, anch’esso di Villanova Monteleone.

Un grazie per il successo della manifestazione lo si deve agli addestratori, presentatori, allevatori, proprietari, ma a tutti gli addetti del comparto coinvolti in questo evento. I 287 cavalli iscritti, testimoniano, nonostante le difficoltà dovute al perdurare della pandemia, che l’allevamento ippico sardo è in netta ripresa e merita di essere supportato.


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