Cavallo da sella, appello dell’ANACAAD al Ministro

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LETTERA APERTA dell’ANACAAD (Associazione Nazionale Cavallo Anglo Arabo e Derivati) al ministro dell’agricoltura Nunzia De Girolamo: ” Illustrissima Signora, Le auguriamo sinceramente buon lavoro, con la viva speranza che il Suo impegno sia volto anche alla salvaguardia e alla ripresa del comparto ippico equestre.
L’Associazione Nazionale Allevatori Cavallo Anglo Arabo e Derivati chiede di poter riprendere una discussione costruttiva e responsabile, scevra da pregiudizi.
Vogliamo uscire da una situazione insostenibile per gli allevatori, i proprietari e tutti i lavoratori di un comparto importante, fino a qualche anno fa fiore all’occhiello della nostra Italia ed oggi a rischio fallimento, anche per ottusità, egoismi e limiti di metodo.
L’allevamento del cavallo è fatto socio-culturale e, oltre ad essere una passione, è ancora un evento dell’economia che anima il mercato del lavoro, interessando largamente diversi settori: agricoltura, artigianato, industria, attività terziarie.
E’, quindi, un’opportunità di sviluppo per il nostro paese e non tenerne conto significa rinunciare a creare possibilità di lavoro e abdicare ad una politica industriale credibile che, in Italia, non può fare a meno di tutte le potenzialità produttive del settore primario.
Un allevamento, quello del cavallo italiano, che ha l’improrogabile necessità di una urgentissima riorganizzazione, per poter esprimere meglio le misconosciute potenzialità del sistema ippico equestre. Purtroppo dal 2010 ad oggi i processi distruttivi hanno avuto la meglio su quelli costruttivi, con conseguenze angosciose sul fronte del lavoro e pericolose per la tenuta del sistema produttivo.
La Sardegna, per esempio, luogo d’origine del cavallo Anglo Arabo italiano e terra di cavalli, è stata in questi anni la regione più penalizzata dai tagli al settore ippico e, come ben si sa, i costi dei trasporti danneggiano fortemente i suoi abitanti, aggravando ulteriormente un contesto di precarietà. Reclamiamo, quindi, un’equanime considerazione e la restituzione di quanto tolto con prevaricazione. Noi siamo, sicuramente e come sempre, disponibili ad un confronto serio e trasparente, nell’interesse di tutte le parti in causa, Istituzioni comprese.  
Sappiamo perfettamente che non sarà un percorso facile, ma siamo convinti della possibilità d’invertire in tempi brevi la tendenza negativa.
L’A.N.A.C.A.A.D. auspica un Suo prossimo incontro con i rappresentanti delle categorie del settore e nell’attesa di una convocazione, mi è gradita l’occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti e sinceri auguri”.
La lettera è firmata dal presidente Mario Cossu.


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