L’anglo-arabo nel passato per un futuro

Prima della crisi dell’anglo arabo con rischio di estinzione, gli stalloni AA erano presenti in tutti i centri equestri e negli Incrementi Ippici Regionali sul territorio Italiano con un florido commercio ed anche esportati in molti paesi.

Con la comparsa della fecondazione artificiale si è diffusa a largo raggio la richiesta di seme fresco, refrigerato e congelato, dando modo agli allevatori di accedere più facilmente ai migliori stalloni stranieri, Inoltre, molte buone fattrici AA hanno iniziato a produrre più frequentemente Sella. Così, molte buone fattrici AA sono state incrociate con stalloni stranieri, perdendo la razza nelle loro rimonte.

Così, nel 2000, oltre il 90% degli stalloni stranieri apparteneva a proprietari privati, il che ha accelerato la loro visibilità e la pubblicità sui media, social, riviste, come da marketing professionale. Differente, invece, per gli stalloni Anglo Arabi rimasti pubblici e non promossi né loro stessi e né i figli che fino ad allora presidiavano i campi di gara ad alto livello nelle varie discipline sportive. Purtroppo, anche il libro genealogico AA non è riuscito a saltare sul carro della privatizzazione e si è ritrovato in ritardo rispetto agli altri studbook.

Dagli anni 2000 il numero di nascite anglo-arabe è diminuito drasticamente.

A tal proposito, la CIAA (Confederazione Internazionale Anglo Arabo), nella quale ANACAAD è membro, ha creato la cosiddetta sezione di complemento meglio definita oggi come III^ sezione. Questo fa si che le scelte degli incroci vadano verso gli stalloni di L.G. stranieri e questo può sembrare irrazionale dato che tanti di questi stalloni non mostrano né il fenotipo né il genotipo della razza AA, né alcuna corrente di sangue Anglo Arabo.

Bisogna ammettere però che alcuni di questi incroci hanno dato prodotti con una bella carriera sportiva diventando anche ambasciatori dello studbook Anglo Arabo già dalle prime generazioni.

Fortunatamente, l’Associazione ANACAAD, in collaborazione con gli Enti ed Organismi nazionali e regionali competenti in materia di allevamento equino, si propone con lo scopo di affermare e far conoscere la specificità della razza del cavallo anglo arabo e suoi derivati, di tutelarla, diffonderla, preservarla e valorizzarla secondo le diverse attitudini agonistiche e sportive, le quali sono riconosciute a livello nazionale ed internazionale, consentendo, di nuovo, un’espansione del potenziale genetico.

Nonostante il libro genealogico dell’Anglo Arabo sia considerato “piccolo”, appare sempre nelle classifiche pubblicate dalla World Federation Sport Horse Breeding (WBFSH). Sebbene gli AA siano pochi nella scena internazionale di elite nel salto ostacoli, brillano comunque con numero sostanzioso nell’eventing mondiale.

La selezione degli stalloni AA è stata per molto tempo basata esclusivamente per modello e andatura, in un’epoca in cui non erano considerate le competizioni, ma nonostante ciò, ha lasciato una magnifica produzione di cavalli sportivi.

Se esaminiamo i risultati negli eventi dagli anni ’70 al 2010, vediamo che pochi stalloni anglo arabi si distinguono davvero nelle competizioni, a differenza della loro prole che nonostante i numeri ridotti emergono nelle competizioni medie e alte nelle varie discipline.

Ultimamente, si è fortemente orientato la promozione di AA verso l’eventing (completo di equitazione), ma questa scelta non è detto che sia efficace, in quanto il mercato dei cavalli da eventing resta molto più limitato di quello del salto ostacoli, così come le dotazioni nelle competizioni e, di conseguenza, cavalieri e proprietari sono meno inclini a investire fortune in cavalli giovani anglo arabi.

Con l’apertura del libro genealogico AA di III^ la razza sta producendo più cavalli performer di livello nonostante un numero sempre limitato di nascite.

Ovviamente, ciò che manca alla razza AA è la disponibilità di un numero maggiore di stalloni AA performer per portare la razza sulla scena internazionale e dare agli allevatori una più ampia scelta.

Ultimamente l’Incremento Ippico della Regione Sardegna e l’ANACAAD hanno importato stalloni AA e semi AA di diverse linee materne preservando la diversità genetica del parco fattrici esistente in Sardegna che, ricordiamo, rappresenta più del 90% della produzione Nazionale.

In tutto il mondo, i gestori dei libri genealogici AA, dovranno trovare rapidamente soluzioni per ampliare il numero di stalloni e diversificare il potenziale genetico della razza.

Razza che manca quindi di un numero più congruo di campioni sia in CSI che in CCI per promuoversi e indurre le nuove generazioni di allevatori a interessarsi alla stessa.

Gli stessi gestori del L.G. AA non identificano e non promuovono l’appartenenza alla razza AA dei performers nelle competizioni Nazionali ed Internazionali e se nelle classifiche si notano solo cavalli con appartenenza ai L.G. stranieri e mai al L.G. AA questa razza interesserà sempre meno e rischierà di scomparire.

Lo scopo dell’ANACAAD è salvaguardare questo cavallo che ha molte qualità richieste dallo sport di oggi e di domani. Un cavallo dal look moderno e chic, di taglia intermedia, con buon sangue, una buona locomozione, flessibilità, manovrabilità, franchezza con elasticità e reattività; cavalli che corrispondono alla richiesta dei cavalieri per i percorsi moderni che sono più tecnici e veloci sia sul salto che nell’eventing.

Sembra quindi, se tutti lavoriamo bene per il presente ed il futuro di questa grande ed antica razza, che l’anglo-arabo abbia ancora buone carte da giocare nel panorama sportivo internazionale.


Annuncio Pubblicitario